Cinema
L'albero degli zoccoli (1978) di Ermanno Olmi
Prospettiva Olmi - Evento speciale
Descrizione
Sinossi
Quattro famiglie di poveri contadini in una cascina della Bassa bergamasca, alla fine dell’800: il lavoro comunitario, il corso delle stagioni, gli eventi, le feste, i matrimoni, le nascite, le serate passate tutti insieme. La storia, oltre che sulle vicende della vedova Runc, della giovane coppia di sposini Maddalena e Stefano e dei Finard, è incentrata soprattutto sulla famiglia del Batistì e sul figlio Mènec di sette anni, la cui intelligenza viene notata dal parroco che vuole che continui la scuola nel villaggio vicino. Per fargli degli zoccoli nuovi, suo padre abbatte un albero appartenente al proprietario, che se ne accorge e caccia la famiglia dalla fattoria.
L’albero degli zoccoli ci è parso il film di Olmi più rappresentativo. Quanto esso mostra della cultura contadina, e il come lo mostra, costituiscono la punta più alta raggiunta dal cinema italiano dopo La terra trema. Con una differenza: che Visconti la dipingeva da aristocratico (anche l’ossequio artistico ai pescatori può essere un atto da nobile), mentre Olmi la restituisce nel suo ambiente naturale. Il conflitto vero che il film esprime – il suo asse drammatico, e il fondo della sua ispirazione poetica – sta nella dialettica tra tempo della memoria (1898) e tempo della coscienza (1978). In altre parole Olmi, che prima aveva fatto soltanto film contemporanei, non si smuove dalla contemporaneità (e non è forse la via più corretta?) neppure affrontando il suo primo film storico. La sua coscienza critica non gli permette di accettare la civiltà attuale con l’inferno che ne è conseguito e che è sotto gli occhio di tutti, anche se ciascuno di noi lo spiega con le proprie motivazioni. Ma la medesima coscienza non gli permette nemmeno di raffigurare il tempo della memoria – o il tempo dei racconti della nonna – come un paradiso perduto. Perduto certamente. Ma paradiso?
(Ugo Casiraghi, Sei preferenze. L’albero degli zoccoli, in Tullio Masoni, Adriano Piccardi, Angelo Signorelli, Paolo Vecchi, a cura di, Lontano da Roma. Il cinema di Ermanno Olmi, La Casa Usher, Firenze 1990)
Maggiori informazioni al seguente link:
L’evento fa parte della rassegna:
Organizzatori
Organizzato da:
FIC - Federazione Italiana Cineforum
Credits
Luigi Ornaghi (Batistì)
Francesca Moriggi (Batistìna)
Omar Brignoli (Mènec)
Teresa Bresciani (la vedova Runc)
Lucia Pezzoli (Maddalena)
Franco Pilenga (Stefano)
Luoghi
Auditorium Piazza della Libertà - Via Norberto Duzioni, 2, Bergamo, 24121
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Lingua
Italiano
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QUANDO
01 dicembre, ore 22:00
Durata: 3 h e 6 min
DOVE
Auditorium Piazza della Libertà - Via Norberto Duzioni, 2, Bergamo, 24121
PREZZO
Gratis
Prenotazione non richiesta