Laboratorio gratuito della durata di 9 ore che non richiede competenze pregresse o una dotazione fotografica professionale. Si richiede di portare una fotocamera digitale (va bene anche lo smartphone) e se possibile, ma non è necessario, un computer portatile o un tablet. Alcune delle fotografie realizzate diventeranno delle cartoline con le quali sarà realizzato un’esposizione 23 settembre durante il Wowomen Festival presso la Sala Minelli in Vicolo Borgondio, 29.

Questo non è un workshop per imparare a fare fotografie, ma per sperimentare il potere della fotografia di farci guardare in modi inusuali e di prenderci cura degli spazi del quotidiano: mettere l’accento sui gesti, le situazioni e le relazioni che vengono trascurate per abitudine o perché ritenute prive di valore. 

Partiremo dai luoghi che viviamo tutti giorni, lo spazio di casa, il nostro quartiere, le strade che percorriamo nella città. Cambiando continuamente punto di vista, proveremo differenti inquadrature ricercando una prospettiva radicale da cui guardare, creare, immaginare alternative e nuove realtà. 

L’obiettivo del laboratorio è quello di realizzare attraverso un racconto fotografico delle cartografie affettive dei luoghi dello storico quartiere del Carmine. Per farlo utilizzeremo gli strumenti narrativi e di resistenza visuale della street photography. Ogni partecipante sarà stimolat* e accompagnat* nella creazione di un progetto fotografico personale durante due incontri teorico-pratici caratterizzati da sessioni pratiche di esplorazione urbana e scatto in esterna alternate a sessioni di laboratorio durante le quali saranno condivisi gli elementi base e alcuni riferimenti storici di street photography, nozioni su tecniche di scatto, post-produzione, editing e impaginazione.