La violenza di genere è un problema strutturale socioculturale. Tuttavia le narrazioni dei quotidiani italiani usano spesso un linguaggio che non aiuta a capire che non si tratta di una delle tante forme di devianza criminale. Questo non aiuta ad andare al di là del mero aspetto emotivo suscitato dalle cronache purtroppo drammatiche e ripetute. Se è un problema culturale la soluzione si trova nella cultura e non solo nella legge.

Maria Dell’Anno, scrittrice, giurista e criminologa, rifacendosi ad alcuni suoi libri come “Parole e pregiudizi” e “E ‘l modo ancor m’offende”, affronta con passione ed esperienza questo tema nell’evento proposto dalla Cooperativa Butterfly, per il ciclo “Donna che (i)eri… donna che sei”. Solo se tutte e tutti daremo un contributo alla crescita umana della nostra società, le nostre bambine e i nostri bambini potranno avere un futuro migliore, libero da pregiudizi: il primo passo è raccontare la realtà con le parole giuste… le parole amiche, quelle che ci fanno cambiare.