Cinema

Tre passi nel delirio di Roger Vadim, Louis Malle e Federico Fellini (1968)

Proiezione del film

Descrizione

Sinossi

[ep. Metzengerstein] Nobildonna malvagia e capricciosa provoca la morte del cugino che l’ha respinta. Avrà la sua punizione per il tramite di un cavallo stregato.

[ep. William Wilson] In una città imprecisata, nel Nord Italia del 1840, un ufficiale austriaco immorale e privo di ogni scrupolo affronta il suo sosia, che spesso si fa vivo per impedirgli di commettere le sue malefatte.

[ep. Toby Dammit] Un attore in disarmo giunge a Roma per lavorare a un film per il quale chiede, come parte del compenso, anche una fiammante Ferrari. Ha però, con la vettura, la malaugurata idea di sfidare il diavolo.

 

In mezzo al trittico di Tre passi nel delirio sta Malle con William Wilson, interpretato da Alain Delon e da una Brigitte Bardot nera come un corvo. Qui si sente il polso di un regista e le cose camminano: il caso di William richiama quello del dottor Jekyll, il bene e il male che sono nell’uomo escono dal rapporto dialettico, diventano due persone, fisicamente identica l’una all’altra, che si danno battaglia. Il William “buono” fiancheggia il “malvagio” dall’infanzia alla virilità, interrompendone sul più bello le nequizie; finché il secondo prorompe e uccide il primo. Lo uccide, per morire subito dopo, non potendo l’uomo consistere di pura malvagità. Il racconto è in gran parte ambientato nell’Italia settentrionale, a Bergamo al tempo dell’occupazione austriaca, e trae il meglio dalla cornice ottocentesca, sentita dal regista con caldo spirito romantico. Perché con Malle l’eleganza penetra, diventa una viva componente del film, come si vede della lunga sequenza della partita a carte tra Alain e Brigitte, al vertice del dramma.

 

(Leo Pestelli, Tre passi nel delirio, «La Stampa», 18 maggio 1968)

 

Diretto correttamente, benissimo ambientato (ma sembra Hoffmann più che Poe…).

 

(Pietro Bianchi, Tre passi nel delirio, «Il Giorno», 18 maggio 1968)

L’evento fa parte della rassegna:

Organizzatori

Organizzato da:

FIC - Federazione Italiana Cineforum

In collaborazione con:

FAI – Palazzo e Giardini Moroni, Società Cooperativa OTER - Orobie Tourism, Experience of Real

Credits

Jane Fonda (la contessa Frederica de Metzengerstein)

Peter Fonda (il barone Wilhelm Berlifitzing)

Alain Delon (William Wilson)

Brigitte Bardot (Giuseppina Ditterheim)

Renzo Palmer (il prete)

Terence Stamp (Toby Dammit)

Salvo Randone (padre Spagna)

Marina Yaru (la bambina)

Luoghi

Palazzo e Giardini Moroni - Via Porta Dipinta 12, Bergamo, 24129

Mail: info@cineforum-fic.com, faimoroni@fondoambiente.it

Tel.: +39 370 3625936, 030 0745270

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Accessibilità
disabilità motoria

Informazioni utili

Le proiezioni si terranno “en plein air” (all’aria aperta) nell’Ortaglia di Palazzo Moroni, si consiglia pertanto di indossare abiti comodi e di portare con sé una torcia, una coperta e un repellente per zanzare. In caso di maltempo la proiezione in esterno sarà cancellata. Restano comunque validi biglietti e prenotazioni per l'ingresso e le visite guidate a Palazzo e Giardini Moroni.

Lingua

Italiano

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QUANDO

29 luglio, ore 21:00

Durata: 1,56 h

Scopri di più


DOVE

Palazzo e Giardini Moroni - Via Porta Dipinta 12, Bergamo, 24129


PREZZO

Intero: 14€ (cinema in giardino + ingresso serale a Palazzo Moroni)

Intero: 18€ (cinema in giardino + visita guidata al tramonto a Palazzo Moroni)

Altro: 6€ per tesserati FIC e abbonati a Cineforum Rivista (cinema in giardino + ingresso serale a Palazzo Moroni)

Ridotto: 10 € per tesserati FIC e abbonati Cineforum Rivista (cinema in giardino + visita guidata al tramonto a Palazzo Moroni)


Prenotazione non richiesta